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FAQ

Puoi trovare qui di seguito le domande più frequenti che interessano il CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA e le procedure di sovraindebitamento ai fini dell'esdebitazione


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FAQ sul Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza

 

(D.Lgs. n. 14/2019 e D.Lgs. 147/2020)

 

 

1. A cosa si applica il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza?

Il Codice si applica a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dimensione o settore di attività, che si trovano in stato di crisi o insolvenza. Sono esclusi lo Stato e gli enti pubblici.

 

2. Cosa si intende per "crisi d'impresa"?

La crisi d'impresa è una situazione di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile l'insolvenza del debitore. L'insolvenza si verifica quando il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni.

 

3. Quali sono i presupposti per l'accesso alle procedure di regolazione della crisi?

I presupposti per l'accesso alle procedure di regolazione della crisi sono:

Lo stato di crisi o di insolvenza del debitore

La presentazione di un'istanza da parte del debitore o di un creditore

Il di un piano di risanamento o di liquidazione

 

4. Quali sono gli strumenti di regolazione della crisi previsti dal Codice?

Il Codice prevede diversi strumenti di regolazione della crisi, tra cui:

- Accordo di composizione assistita della crisi

- Concordato preventivo

- Ristrutturazione dei debiti

- Liquidazione giudiziale

 

5. Qual è la differenza tra concordato preventivo e liquidazione giudiziale?

Il concordato preventivo è una procedura concorsuale che consente all'impresa di continuare l'attività economica, previa presentazione di un piano di risanamento ai propri creditori. La liquidazione giudiziale, invece, è una procedura concorsuale che determina la cessazione dell'attività economica dell'impresa e la vendita dei suoi beni per soddisfare i creditori.

 

6. Quali sono le novità introdotte dal D.Lgs. 147/2020?

Il D.Lgs. 147/2020 ha introdotto diverse novità nel Codice, tra cui:

- Introduzione della figura del "soggetto incaricato della valutazione"

- Maggiore enfasi sulla tempestiva rilevazione della crisi

- Nuove regole per il concordato preventivo

- Introduzione della "composizione negoziata della crisi"

 

7. Dove posso trovare maggiori informazioni sul Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza?

È possibile trovare maggiori informazioni sul Codice sul sito web del Ministero della Giustizia: https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_2_1.page?contentId=SAN151437#  e sul sito DIRITTO DELLA CRISI: https://dirittodellacrisi.it/ 

 

8. A chi posso rivolgermi per ricevere assistenza in caso di crisi d'impresa?

È possibile rivolgersi a un commercialista, un avvocato o un altro professionista esperto in materia di crisi d'impresa.

 

9. Quali sono i costi di una procedura di regolazione della crisi?

I costi di una procedura di regolazione della crisi variano a seconda della complessità del caso e della tipologia di procedura scelta. Per la sola domanda per ottenere la designazione di un “Gestore della Crisi” presso un Organismo per la Composizione della Crisi (OCC) i costi variano mediamente dai 260,00 € per i privati ed € 360,00 per le imprese . Andranno poi corrisposti i compensi del Gestore delle Crisi dell'OCC determinati in percentuale sulla base dell'attivo realizzato e sulla base del passivo risultante nell'accordo di ristrutturazione dei debiti o nel concordato preventivo (o minore) ex art. 16 D.M. 24.09.2014 n. 2 e ss modifiche.

 

10. Cosa succede ai lavoratori in caso di crisi d'impresa?

I lavoratori in caso di crisi d'impresa hanno diritto a una serie di tutele, tra cui la cassa integrazione guadagni e il prepensionamento.

 

11. Come posso evitare di trovarmi in una situazione di crisi d'impresa?

È importante adottare una serie di misure preventive, tra cui:

- Effettuare una puntuale analisi della propria situazione economico-finanziaria

- Predisporre un adeguato piano di tesoreria

- Gestire correttamente i rischi

- Mantenere rapporti di fiducia con i propri creditori

 

12. Quali sono le responsabilità degli organi di governo dell'impresa in caso di crisi?

Gli organi di governo dell'impresa hanno la responsabilità di adottare tutte le misure necessarie per evitare la crisi d'impresa e per

- Rilevare tempestivamente la crisi

- Adottare un piano di risanamento

- Presentare istanza di ammissione alle procedure di regolazione della crisi

In caso di mancata adozione di tali misure, gli organi di governo dell'impresa possono essere chiamati a rispondere dei danni cagionati alla società e ai creditori.

 

13. Cosa si intende per "composizione negoziata della crisi"?

La composizione negoziata della crisi è una procedura di natura stragiudiziale che consente all'impresa di negoziare con i propri creditori un piano di risanamento. La procedura è assistita da un esperto nominato dalla Camera di Commercio.

 

14. Quali sono i vantaggi della composizione negoziata della crisi?

I vantaggi della composizione negoziata della crisi sono:

- Rapidità

- Riservatezza

- Flessibilità

- Minori costi

 

15. Come si avvia una procedura di composizione negoziata della crisi?

La procedura di composizione negoziata della crisi si avvia con la presentazione di un'istanza da parte dell'impresa alla Camera di Commercio.

 

16. Cosa succede se la composizione negoziata della crisi non ha successo?

Se la composizione negoziata della crisi non ha successo, l'impresa può accedere alle altre procedure di regolazione della crisi, come il concordato preventivo o la liquidazione giudiziale.

 

17. Quali sono le alternative alla composizione negoziata della crisi?

Le alternative alla composizione negoziata della crisi sono:

- Accordo di ristrutturazione dei debiti

- Concordato preventivo

- Liquidazione giudiziale

 

18. Come si svolge una procedura di concordato preventivo?

La procedura di concordato preventivo si svolge in due fasi:

- Fase di ammissione

- Fase di omologazione

Nella fase di ammissione, il Tribunale verifica la sussistenza dei presupposti per l'accesso alla procedura. Nella fase di omologazione, il tribunale verifica la fattibilità del piano di risanamento e lo approva con un decreto.

 

19. Come si svolge una procedura di liquidazione giudiziale?

La procedura di liquidazione giudiziale si svolge in tre fasi:

- Fase di accertamento del passivo

- Fase di liquidazione dell'attivo

- Fase di riparto del ricavato

Nella fase di accertamento del passivo, il tribunale verifica le pretese dei creditori. Nella fase di liquidazione dell'attivo, i beni dell'impresa vengono venduti per soddisfare i creditori. Nella fase di riparto del ricavato, il ricavato della vendita dei beni viene distribuito ai creditori in proporzione ai loro crediti.

 

20. Quali sono le conseguenze della liquidazione giudiziale (ex fallimento) per l'imprenditore?

Le conseguenze per l'imprenditore sono:

- L'esclusione dalla gestione dell'impresa

- L'incapacità di contrarre nuove obbligazioni

- La perdita di alcune cariche e uffici

 

21. Chi gestisce le procedure per risolvere la crisi di impresa?

Le procedure per risolvere la crisi d'impresa sono gestite da diversi soggetti, a seconda della tipologia di procedura scelta:

Composizione Negoziata:

  • Esperto nominato dalla Camera di Commercio:
    • Affianca l'imprenditore nelle trattative con i creditori.
    • Agevola la ricerca di un accordo per il risanamento dell'impresa.

Accordo di Ristrutturazione dei Debiti:

  • Imprenditore:
    • Predispone un piano di risanamento.
    • Lo sottopone ai creditori per l'approvazione.

Concordato Preventivo:

  • Tribunale:
    • Verifica la sussistenza dei presupposti per l'accesso alla procedura.
    • Valuta la fattibilità del piano di risanamento.
    • Omologa il piano con un decreto.

Liquidazione Giudiziale:

  • Curatore per la liquidazione giudiziale:
    • Accerta il passivo dell'impresa.
    • Liquida l'attivo dell'impresa.
    • Ripartisce il ricavato ai creditori.

In generale, i soggetti coinvolti nella gestione delle procedure di crisi d'impresa sono:

Organi di governo dell'impresa:

  • Hanno la responsabilità di adottare le misure necessarie per evitare la crisi d'impresa.
  • Devono presentare istanza di ammissione alle procedure di regolazione della crisi.

Creditori:

  • Possono partecipare alle procedure di regolazione della crisi.
  • Possono votare il piano di risanamento.
  • Possono ricevere il pagamento dei loro crediti.

Professionisti:

  • Commercialisti, avvocati, consulenti aziendali possono assistere l'impresa nelle diverse fasi delle procedure di crisi.

Le procedure per risolvere la crisi d'impresa sono complesse e richiedono l'intervento di diverse professionalità. Per maggiori informazioni è consigliabile rivolgersi a un Consulente esperto in materia di crisi d'impresa (commercialista, avvocato, o altro professionista).

 

22. Chi gestisce le procedure per risolvere le situazioni di sovraindebitamento ?

Le domande di sovraindebitamento sono gestite da Organismi di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento (OCC). Questi organismi sono istituiti presso le Camere di Commercio e sono composti da professionisti esperti in materia di crisi d'impresa e di insolvenza.

Le funzioni degli OCC sono:

  • Ricevere le domande di sovraindebitamento
  • Verificare i presupposti per l'accesso alle procedure di sovraindebitamento
  • Nominare un gestore della crisi
  • Attivare le procedure di sovraindebitamento
  • Controllare lo svolgimento delle procedure

Esistono due tipi di OCC:

  • OCC presso le Camere di Commercio
  • OCC presso gli Enti Locali

Gli OCC presso le Camere di Commercio sono competenti per le domande di sovraindebitamento presentate da:

  • Imprenditori commerciali
  • Società
  • Enti non commerciali

Gli OCC presso gli Enti Locali sono competenti per le domande di sovraindebitamento presentate da:

  • Consumatori
  • Lavoratori autonomi
  • Piccoli imprenditori

Per presentare una domanda di sovraindebitamento è necessario:

  • Compilare un apposito modulo
  • Allegare la documentazione richiesta
  • Versare un contributo

La domanda di sovraindebitamento può essere presentata:

  • Direttamente all'OCC
  • Tramite un avvocato o un commercialista

 

 

 

 

NOTE: Le informazioni fornite in questa pagina hanno carattere generale e non possono essere considerate come un parere professionale. In caso di dubbi o perplessità, prenota una consulenza per ottenere maggiori informazioni da uno dei nostri Consulenti.

Per una migliore comprensione della disciplina normativa si consiglia di consultare il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza e le relative fonti di interpretazione.

Per qualsivoglia maggiore approfondimento consigliamo di accedere al sito specializzano in “DIRITTO DELLA CRISI” mediante il seguente link: https://dirittodellacrisi.it/